La cooperazione internazionale rafforza la formazione in terapia occupazionale
Nell'ambito di un partenariato strategico tra sei università, l'Università di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW) partecipa a un progetto innovativo per i/le futuri/e terapeuti/e occupazionali in Svizzera e in Europa. L'obiettivo è migliorare la qualità della formazione.
Lei dirige «COPILOT», un progetto di cooperazione promosso da Erasmus+ e Movetia. Può raccontarci qualcosa a riguardo?
«COPILOT» è l’acronimo di «Cooperative Online Peer-assisted Intercultural Learning in Occupational Therapy». A questo progetto hanno aderito complessivamente sei scuole universitarie di sei paesi europei, al fine di sviluppare una piattaforma online che possa essere inserita nella formazione delle ergoterapiste e degli ergoterapisti. COPILOT promuove inoltre la Internationalisation@home e prepara le studentesse e gli studenti a un futuro professionale in un mondo multiculturale. Entro maggio 2021 svilupperemo attività online specifiche per l’ergoterapia, nonché risorse didattiche aperte (anche dette Open Educational Resources). L’obiettivo è la realizzazione di raccolte di temi e compiti che possano essere inserite agevolmente nei curricula e che consentano una collaborazione internazionale delle studentesse e degli studenti.
Perché i programmi di promozione per i progetti di cooperazione internazionale sono importanti in considerazione delle sfide globali?
A mio parere, non si tratta soltanto di preparare le studentesse e gli studenti a lavorare all’estero, ma piuttosto anche di prepararli a un mercato svizzero del lavoro caratterizzato dal multiculturalismo e di promuovere le loro competenze interculturali. Nel sistema sanitario non si trovano soltanto terapeute/i e personale di cura provenienti dall’estero, ma anche pazienti con diversi background culturali. Riconoscere le differenze culturali, ma anche le affinità, imparare a considerarle e riflettere sulla propria cultura sono competenze importanti di cui le studentesse e gli studenti avranno sempre bisogno in futuro. Dal canto suo, la collaborazione a un progetto multiculturale online presenta svariate sfide per i/le discenti. Fondamentale risulta la riflessione collettiva sul processo lavorativo e sul prodotto finale. A questo si aggiunge ora la Internationalisation@home, un aspetto basilare della cooperazione internazionale che può concretizzarsi direttamente da casa e che ha una valenza sia economica che ecologica. Per il personale docente, naturalmente, è anche importante fare rete a livello internazionale e sperimentare nei progetti di cooperazione procedure simili a quelle svolte dalle studentesse e dagli studenti.
Sono sei gli istituti che partecipano a questo progetto. Com’è nata la cooperazione?
A dare vita al progetto è stata la cooperazione tra un numero inizialmente inferiore di università europee. Questa attività online ha l’obiettivo, mediante un confronto di casi, di consentire esperienze internazionali e interculturali a tutte le studentesse e a tutti gli studenti di ergoterapia – anche a coloro che non si recano all’estero durante la formazione. Col passare del tempo la cooperazione si è ampliata e, a seguire, da questo progetto è scaturita l’idea di sviluppare altre attività e tematiche. Un gruppo ristretto di rappresentanti delle università partecipanti ha predisposto il progetto. Nel novembre 2018, COPILOT ha preso il via grazie al sostegno di Erasmus+ e Movetia. Nel maggio 2021 sarà completato e tutte le università europee che formano terapiste/i occupazionali avranno accesso a svariati temi e attività, utilizzabili anche per nuove cooperazioni.
Quali vantaggi trae la ZHAW da un partenariato strategico?
I partenariati strategici consentono alle scuole universitarie di concepire la formazione in modo innovativo, sostenibile e orientato al futuro. Una cooperazione con scuole universitarie straniere genera sempre una riflessione e quindi anche un aumento della qualità e un perfezionamento della didattica. Uno scambio interculturale e internazionale costante ha effetti positivi anche sull’evoluzione delle professioni – nella fattispecie dell’ergoterapia. È possibile infatti individuare con molto più anticipo i cambiamenti nell’ambito lavorativo dell’ergoterapia e modificare o ampliare conseguentemente la formazione. Le studentesse e gli studenti che vivono esperienze internazionali già durante lo studio, inoltre, si inseriscono più facilmente in settori come quello della ricerca internazionale, il che a sua volta comporta un incremento della qualità dell’offerta ergoterapica.
Come giudica il sostegno di Movetia al suo progetto?
Abbiamo trovato Movetia sempre molto collaborativa, incoraggiante e pragmatica. Questa è una grande facilitazione se non si è mai presentata la candidatura a un progetto. Movetia è sempre a disposizione quando capita di essere confusi e di non sapere bene come funzionano le candidature ai progetti e il finanziamento. La comunicazione è chiara e le decisioni vengono trasmesse in modo trasparente. Purtroppo l’offerta formativa per le/i responsabili di progetto si è dovuta interrompere abbastanza precocemente: il suo completamento sarebbe stato sicuramente molto utile. Il sostegno semplice e agevole fornito da Movetia è ancora più significativo, dato che l’offerta formativa all’interno del team di cooperazione europeo originariamente programmata per la direzione del progetto non si è potuta svolgere.
Questa intervista fa parte di una serie di incontri con i responsabili dei progetti nell'ambito di partenariati strategici. Trovate qui altri esempi di cooperazioni.
Movetia sostiene la cooperazione
Gli istituti di istruzione superiore svizzeri hanno l’opportunità di partecipare a un progetto di Partenariato Strategico con le istituzioni europee attraverso l’Azione chiave 2 del Programma svizzero per Erasmus+.
I Partenariati Strategici sono un formato del progetto Erasmus+. Il loro scopo è di facilitare la cooperazione europea a tutti i livelli di istruzione. Le istituzioni coinvolte lavorano insieme per sviluppare concetti, metodi e strumenti innovativi, condividere buone pratiche e sfruttare sinergie. Questo aiuta a migliorare la qualità e rafforzare le reti internazionali.
I progetti di cooperazione sono generalmente finanziati mediante sovvenzioni forfettarie per voci di bilancio specifiche. L’ammontare della sovvenzione dipende dalla durata del progetto, dalle attività previste e dal tipo di progetto.
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